FEMINAE
di GhelfiDema
Marzo
domenica 30 h 19.30
posti limitati
prenotazione necessaria via mail info@zonaindipendenteartistica.it
previsto contributo associativo per partecipare
Due donne indagano il loro rapporto con il femminile, dal rifiuto all’accettazione, dalla rabbia alla consapevolezza, dalla rassegnazione alla rivendicazione.
Parole di carne e sulla carne si mischiano ai suoni distorti della musica elettronica, perché in questa storia non c’è molto di rassicurante.
La loop station echeggia le prescrizioni di una religione che ingabbia il corpo, crea atmosfere da discoteca, luogo in cui la sessualità e il desiderio sono esplose per la prima volta. Tra una mano nelle mutande, grumi di lacrime, candida cronica e il momento in cui si riesce finalmente a dire no, sta il percorso verso l’accettarsi e il non avere più paura. Due corpi che cantano e poetano della libertà e della lotta, per raggiungerla, prendersi per mano e perdonare – perdonarsi – tutto. Lo spettacolo nasce dall’omonima raccolta di poesie di Valentina Ghelfi, pubblicate nel 2021 dalla casa editrice Edity.
La Compagnia GhelfiDema nasce dall’esigenza di Selene Demaria e Valentina Ghelfi di unire le loro voci complementari e fondere poesia e musica elettronica. Il primo progetto Voragini post sbornia viene sviluppato con il tutoraggio di Francesco Niccolini e Saverio La Ruina e in forma di studio viene presentato all’interno della rassegna Montagne Racconta, nell’estate del 2021. Debutta qualche mese dopo al Teatro comunale di Caselle Landi. Le prime sperimentazioni su Feminae nascono nello stesso periodo e vanno in scena, prima sotto forma di reading in diversi spazi teatrali e poi, nella sua versione più evoluta a Teatro Jolie Rouge (RM) e all’interno di LucyFestival 2023 (BO). È in lavorazione il progetto Mater Nostra, che indaga le figure femminili nella Bibbia e il nostro rapporto con il sacro.