CON TANTO AMORE, MARIO.
di e con Paola Tintinelli
produzione AstorriTintinelli
Maggio
lunedì 26 – h 20.30
posti limitati
prenotazione necessaria via mail info@zonaindipendenteartistica.it
previsto contributo associativo per partecipare
Mario è un personaggio che mi accompagna da molti anni,
Mario è un nome comune per un uomo comune,
Mario è un ex postino senza età.
E’ uno spettacolo muto e in bianco e nero.
Il titolo richiama una canzone di Mario Abbate, utilizzata nello spettacolo insieme alla canzone Mario di Enzo Jannacci (di cui amo la poesia), l’audio di una radio che trasmette le “previsioni del tempo” e un disco di cui ascolta sempre la stessa canzone.
Il luogo è una stanza o un angolo di una strada, …un armadietto…
In fondo non lo definirei spettacolo…
“…è come un block notes…sono annotazioni di problemi brucianti, di idee, scoperte, invenzioni, progetti, concezioni, partiture, materiali, attività parallele…
lettere, giornali, calendari, indirizzi, date, mappe di viaggio, incontri…niente….
…Poi c’è l’uomo… un corpo umano… un fragile e poetico imballaggio dello scheletro della morte e della speranza di durare fino al giudizio universale…
…non pronuncia una parola, muto e vuoto come una tomba, rende pubblico ciò che nella vita dell’individuo c’è di più segreto che contiene in sé un valore supremo che al mondo può apparire ridicolo, piccolo, una miseria.
L’arte trae quella miseria alla luce del giorno.
…che cresca e governi…”
Mario: è stato in piccoli teatri tra Toscana, Emilia e Campania, all’università occupata di Bologna, in un garage a Sesto, in una osteria a Roma, in una cascina a Stradella, in un cortile a Framura, in un laboratorio a La Spezia, in tre locali a Milano, per strada…
La mia gratitudine e riconoscenza ai miei ex colleghi postini che hanno resistito a 40 anni di marciapiede.